Insomma, privare il cane della possibilità di marcare e di annusare le marcature, sarebbe come impedirgli di esistere e di manifestare la sua esistenza pensiamo di togliere ad un ragazzo la possibilità di comunicare sui social media, o più semplicemente a tutti noi la possibilità di parlare e confrontarci: diverremmo in breve tutti automi freddi e perderemmo una grandissima parte di noi stessi. Attraverso la pipì il nostro animale comunica al mondo che esiste, chi è e come si sente in quel momento ( insomma, scrive proprio un messaggio!) ed annusando le marcature dei suoi simili ne ricava le stesse informazioni.Sappiamo che, come noi, anche i cani sono animali sociali e vivono in funzione del loro gruppo il gruppo familiare è composto da coloro con cui condividono la vita e gli spazi, mentre il gruppo aggregato sono tutti gli amici ed i conoscenti che fanno parte della vita di ogni cane. Parliamo dunque di “marcature”, ovvero del mezzo di comunicazione più importante per il cane. Immaginiamo il parco, l’area cani, il giardino sotto casa o anche solo il marciapiede come una bacheca di Facebook in cui i cani scrivono, commentano e mettono “ like” proprio attraverso le deiezioni. In queste occasioni ognuno di noi si chiede ,stancamente, “ ma quanto ci vuole per fare una pipì?” e soprattutto perché dobbiamo fermarci ed annusare ogni centimetro di suolo?Ciò che non tutti sanno è che in ogni passeggiata, il nostro cane non si sta solo liberando vescica ed intestino, ma sta comunicandocon moltissimi altri cani. Ogni persona che convive con un cane avrà chiara la sensazione di sconforto ed angoscia che ci pervade alle prime luci del mattino oppure a tarda sera, quando il freddo non lascia tregua ed il nostro amico a quattro zampe cammina arzillo al nostro fianco.